MissiOn

Lungo il tempo che percorre l’arte, un progetto può stimolare al modo di percepire, di ascoltare, di respirare, di camminare. Talvolta è un'intuizione, altre una lunga meditazione. In questo caso, ciò che ha agito in primo luogo è stata una metamorfosi: non l’abbandono della propria forma originaria, ma un atto di fiducia verso contaminazioni e confini sconosciuti.

Dal sottosuolo delle radici, informe e fertile, laddove tutto ha origine, all’improvviso un battere ritmico, emerso in superficie, ha donato corpo al movimento: elevatosi in aria, il suono e la voce sondano l’atmosfera rarefatta di un cambiamento.

Ad accoglierci le montagne, il torrente, i boschi e le rocce.

La Storia

Piedicavallo Festival è un progetto pluritrentennale la cui curatela, guidata da Edoardo Fumagalli e Marta Morino, ha portato negli ultimi due anni a grandi mutamenti. Dopo il successo dell’edizione 2022, il 2023 prevede un consolidamento dell’architettura innovativa che il Festival ha sperimentato, confermandosi come manifestazione d'avanguardia.

Esperimenti digitali e analogici, per voce e aria, per il ballo e per l'ascolto. È questa la definizione di “Aurora”, sezione di musica sperimentale di Piedicavallo Festival 2023 (Alta Valle Cervo, provincia di Biella) che prosegue idealmente il percorso iniziato dal cartellone di “Pietre” nel 2022. Anche per questa edizione si conferma la direzione artistica di Alessandro Gambo (TUM Torino) per questo programma dedicato alla ricerca sonora, che continua ad arricchire la proposta ultratrentennale della manifestazione nell’ambito della composizione e dell’esecuzione classica. Come di consueto, infatti, ad aprire l’edizione 2023 di Piedicavallo Festival sarà la sezione di musica classica “Fortepiano”, dal 4 al 10 agosto, mentre il cartellone di “Aurora” si articolerà dal 18 al 20 agosto. Si rinnova anche quest’anno l’esperienza della residenza artistica “Simbiosi”, che giunge così alla terza edizione.

AuroRa

Dalla terra al cielo.
Un balzo naturale, un passaggio dovuto, un appuntamento voluto.
Aurora una fase transitoria: risveglio, la luce, i suoni. È li, nell'Aurora, nel soffio di un momento, indefinibile per natura, che i suoni e gli artisti della sezione dedicata alle sonorità avanguardistiche e sperimentali di Piedicavallo Festival stazionano e vibrano nell'aria. Una linea musicale trasversale disegna iperboli temporali tra tradizioni e ricerca avanguardistica. La vibrazione spinge, colpi dritti nello stomaco, diaframma, ci innalziamo inebriati nell'etere con parole e melodie. Lo facciamo ancora, perché è stato bello, perché aspettiamo che venga giorno, per stare nuovamente insieme.

FoRtePiano

Tre pianoforti romantici Erard, rispettivamente del 1843, 1860 e 1895 da soli e in compagnia di archi e fiati daranno vita, in questo agosto 2023, a un repertorio che è nato con quelle specifiche sonorità. Ascolteremo trii con pianoforte di Haydn e Schubert, capolavori a quattro mani di Mozart e Schubert, Chopin sul suo strumento preferito, di Schumann le Waldszenen - Scene del bosco e per finire il celebre Quintetto. Inoltre, un fortepiano copia di un Stein mozartiano ci porterà ancora più indietro, al repertorio francese e tedesco di fine settecento. Uno Steinway degli anni dieci del ‘900, la "Golden Era",  darà vita a musiche di Debussy, Ravel e Čajkovskij, di cui verrà eseguita la trascrizione del celebre balletto Lo Schiaccianoci. Nei rifugi potrà capitare di ascoltare standards americani per voce e tastiera elettronica o suites di Bach per violoncello.

SiMbiosi

Simbiosi meta-residenza è un percorso progettuale promosso da Piedicavallo Festival 2023 attivato per ripensare il programma di residenze presente nelle scorse edizioni. All’interno di una progettualità triennale, quest’anno l’obiettivo è promuovere una meta-residenza finalizzata a indagare, immaginare e restituire strumenti pratici per la produzione di residenze artistiche trans e interdisciplinari, volte a un fare artistico collettivo, responsabile, inclusivo ed ecologico. Al centro del progetto è l’intento di incentivare la crescita di comunità consapevoli che agiscano in modo attivo e in collaborazione all’interno del proprio paesaggio culturale.

L’iniziativa è curata da un un gruppo di progettazione informale costituito da persone provenienti da differenti percorsi, ma accomunate da obiettivi comuni. La volontà è mantenere modalità di lavoro svincolate il più possibile dalle dinamiche del mercato dell’arte: nella sua forma attuale è una realtà trasversale alle dinamiche istituzionali e amministra le proprie elaborazioni attraverso una pratica collettiva su base orizzontale.